ROMA - Dopo la bocciatura da parte della Consulta del cosiddetto Lodo Alfano, il Pdl prepara una legge costituzionale che porta sempre il nome del Guardasigilli e, riguardo le immunità per le alte cariche politiche, propone in aggiunta un'estensione anche per i reati penali commessi da Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio e ministri prima ancora di aver ricevuto ogni incarico e/o nomina. Ad avanzare l'ipotesi di "scudo totale" è stato Il presidente della Commissione Giustizia del Senato Filippo Berselli. Il parere, che era già stato annunciato durante la scorsa settimana, è stato approvato oggi a maggioranza dalla Commissione Giustizia e subito dopo depositato presso la Commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. Riguardo la richiesta di Berselli, come si legge anche su Reuters, un suo portavoce aveva precisato che, il senatore, "ha rilevato che c'era una disparità di trattamento tra il presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio e i ministri. C'è un problema dal punto di vista istituzionale e costituzionale, non si tratta di un parere politico".Come già precisato, il ddl Alfano, tenta di estendere la sospensione anche dei processi iniziati prima dell'assunzione dell'incarico non solo per il presidente della Repubblica ma anche per Premier e ministri. A conti fatti, dunque, quella che se verrà approvata sarà una legge costituzionale porta avanti le stesse istanze del meno fortunato Lodo e, cioè, uno scudo dai fendenti della giustizia fornito a Silvio Berlusconi per sospendere tutti i processi passati ed in corso. Proprio il complicato e lungo iter d'approvazione, però, rischia di rappresentare l'intoppo principale al disegno "protettivo" della maggioranza. Una legge costituzionale, infatti, deve essere discussa due volte da entrambi i rami del Parlamento e, per evitare il referendum, durante la seconda seduta, deve essere approvata dai 2/3 dei parlamentari.
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