martedì 6 luglio 2010

Ddl intercettazioni, Fini incalza: la libertà di stampa non è mai abbastanza

ROMA (6 luglio) - «Un grande Paese democratico ha bisogno di un'informazione forte, libera e autorevole» ha detto oggi il presidente della Camera, Gianfranco Fini, che, intervenendo alla presentazione della relazione annuale dell'Agcom, ha toccato il tema più discusso in questi giorni, alla vigilia della giornata di mobilitazione indetta per il 9 luglio dalla Federazione nazionale della stampa contro il disegno di legge in materia di intercettazioni. «In un grande Paese democratico la libertà di stampa non è mai sufficiente - ha detto Fini - Abbiamo ancora bisogno di introdurre nell'ordinamento ulteriori norme che tutelino l'accesso ai mezzi di informazione». Calabrò: «La libertà d'informazione è forse una libertà superiore ad altre costituzionalmente protette, e come tale va difesa da ogni tentativo di compressione - ha detto il presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò, nella Relazione annuale al Parlamento - Il pluralismo dell'informazione è tra i principi fondanti dell'Unione europea in base al trattato di Lisbona: si tratta di un parametro di legittimità della legge che deve essere valutato con attenzione in qualunque intervento normativo nazionale in materia d'informazione, compresi quelli riguardanti le intercettazioni». Nella relazione Calabrò ha ricordato che lo stesso Trattato di Lisbona include tra i diritti fondamentali dell'Unione il rispetto della dignità umana e della vita privata e familiare, nonché il diritto a un processo equo e riconosce che la verità televisiva, mediatica, la diffusione di indiscrezioni e illazioni pongono sotto nuovi aspetti il problema della tutela della dignità umana».
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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=109603&sez=HOME_INITALIA&ssez=PRIMOPIANO

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