La provocazione di due avvocati tedeschi che hanno presentato al tribunale dell’Aja l’accusa basata su tre capi di imputazione
Due avvocati tedeschi hanno presentato una denuncia controPapa Benedetto XVI presso la Corte penale internazionale, per crimini contro l’umanità. Christian Sailer e Gert-Joachim Hetzel, due legali residenti a Marktheidenfeldin Baviera, cioè proprio nello regione natale del Papa, la settimana scorsa hanno presentato un documento di 51 pagine al Procuratore della Corte penale internazionale dell’Aja, il dottor Luis Moreno Ocampo.
TRE CRIMINI MONDIALI – La denuncia parla di tre crimini mondiali che secondo i due avvocati “fino ad ora non sono stati denunciati. . . solo perché la riverenza tradizionale verso l’autorità ecclesiastica’ha offuscato il senso di “giusto e sbagliato”. Sailer e Hetzel sostengono il Papa “è responsabile del manteniment0 della leadership di un regime totalitario di coercizione in tutto il mondo che soggioga i suoi membri con minacce terrificanti e nocive per la salute”. Essi sostengono che è anche responsabile per “l’adesione ad un fatale proibizione dell’uso del preservativo, anche quando il pericolo di infezione da HIV-AIDS esiste” e per “l’istituzione e il mantenimento di un sistema mondiale di copertura dei criminisessuali commessi da preti cattolici e il loro trattamento preferenziale, che agevola nuovi crimini “. Non solo. I due tedeschi sostengono che la Chiesa cattolica “acquista i suoi membri attraverso un atto obbligatorio, cioè attraverso il battesimo dei bambini che ancora non hanno una volontà propria”. Questo atto è “irrevocabile” ed è difeso con le minacce di scomunica e delle fiamme dell’inferno.
NESSUNA LIBERTA’ – Questo rappresnta “un grave deterioramento della libertà di sviluppo personale e dell’integrità emotiva e mentale di una persona”. Il Papa è stato “responsabile per la sua conservazione e prosecuzione e, come Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, è stato anche corresponsabilein passato” insieme a Papa Giovanni Paolo II. I Cattolici “minacciati dall’AIDS” secondo i legali bavaresi, si trovano”di fronte ad una terribile alternativa: se si proteggono con il preservativo durante i rapporti sessuali, diventano peccatori, se non si proteggono per paura della punizione del peccato minacciato dalla chiesa, diventano candidati alla morte “. La denuncia sottolinea anche il “forte sospetto che Joseph Ratzinger, sia come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede sia da Papa, abbia fino ad oggi sistematicamente coperto gli abusi sessuali su bambini e giovani e protetto i responsabili, in tal modo favorendo ulteriori atti di violenza sessuale verso i giovani “.
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