sabato 23 aprile 2011

Giovanardi: “Lo spot Ikea sui gay offende la Costituzione”

E anche con violenza, aggiunge.
Carlo Giovanardi legge il Giornale? Se lo fa deve essere rimasto indietro di qualche copia perché alle sue conclusioni, o a qualcosa di ugualmente molto aggressivo, il quotidiano di Sallusti c’era già arrivato l’11 marzo: “Per lanciare il nuovo spazio l’Ikea ha deciso di lanciare unacampagna sulle “nuove famiglie” che sarà sicuramente destinata a far discutere. “Noi di Ikea la pensiamo come – si legge nello spot – la famiglia è la cosa più importante”. Molto democratico, appunto. “Quello che cerchiamo di fare è rendere più comoda la vita di ogni persona, di ogni famiglia e di ogni coppia, qualunque essa sia”. Una provocazione. Viene infatti da chiedersi per quale ragione l’Ikea, un’azienda che punta tanto sulla comunicazione abbia optato per una campagnapubblicitaria del genera a Catania. Sicuramente perché, come già Oliviero Toscani, l’intento è quello di far parlare di sé, garantendosi in questo modo una visibilità assicurata”. OFFESA – Per il Giornale insomma una campagna furbetta che vuole abbindolare, e quindi offendere l’intelligenza, dei consumatori. Giovanardi alza il tiro. E parla di offesa alla Costituzione: ”Contrasta a gamba tesa contro la nostra Costituzione, offensivo, di cattivo gusto”. Non usa mezzi termini ospite del talk show di Klaus Davi, klauscondicio, in merito alla pubblicità dell’Ikea che ritrae una coppia di due uomini mano nella mano con il claim eloquente “siamo aperti a tutte le famiglie”. FAMIGLIE? – L’esponente Pdl precisa “l’Ikea è libera di rivolgersi a chi vuole e di rivolgere i propri messaggi a chi ritiene opportuno. Ma quel termine ‘famiglie’ è in aperto contrasto contro la nostra legge fondamentale che dice la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio, in polemica contro la famiglia tradizionale, datata e retrograda. Quanto alle iniziative che il governo potrebbe assumere Giovanardi precisa: “A noi piacerebbe una campagna pubblicitaria che dicesse ‘siamo aperti all’intera comunità’. Nel senso che i clienti di una multinazionale sono uomini donne anziani giovani senza preclusioni di nessun tipo. Ma diverso è attaccare la Costituzione italiana con tale violenza. Spero che l’Ikea non utilizzi più quell’annuncio per le prossime aperture annunciate in varie città”.

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