mercoledì 6 luglio 2011

Consulta: ammissibile il conflitto di attribuzione sul caso Ruby


Consulta: ammissibile il conflitto di attribuzione sul caso Ruby
ROMA - La Corte Costituzionale discuterà il conflitto di attribuzione sollevato dalla Camera dei Deputati contro la Procura di Milano. E' quanto è stato deciso oggi, dopo il consueto esame preliminare che viene fatto su ogni ricorso. Da questo momento, secondo la legge, il giudice ordinario può sospendere il procsso Ruby fino alla sentenza della Consulta, che comunque non arriverà prima della fine del 2011.
Il conflitto di attribuzioni venne sollevato dalla maggioranza (Pdl+Lega Nord+Fli) in quanto, secondo loro, la Procura di Milano avrebbe dovuto chiudere l'indagine su Berlusconi - accusato di prostituzione minorile e di concussione - e passarla al Tribunale dei Ministri in quanto il Parlamento aveva deciso che non era competenza della Procura stessa indagare per questi reati.
Nel frattempo, resta il problema della composizione della Corte Costituzionale, che da settimane è ridotta a 14 membri. Dopo che Ugo De Siervo ha terminato il suo novennato, avrebbe dovuto essere sostituito da un altro membro scelto dall'opposizione (i cinque membri scelti dal Parlamento sono da sempre tre per la maggioranza e due per l'opposizione): ma la maggioranza reclama per sè quel posto. E poichè la nomina deve essere fatta con una maggioranza qualificata, superiore al 50%, la situazione resta di stallo. Una situazione comoda per il Pdl, che - in base a quanto venne intercettato durante l'indagine sulla cosiddetta P3 - controlla il voto sicuramente di 6 membri. A loro basta conquistarne un altro e poi la differenza la farà il voto del Presidente Quaranta, considerato vicino al partito di Berlusconi

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