sabato 19 novembre 2011

I politici stanno agli ideali come i prelati stanno a Dio.

Il problema non è tanto "ideologico", visto che praticamente tutte le "ideologie" si propongono il raggiungimento del "bene comune", seppur con modalità differenti per conseguirlo. Ma chi si propone di "mettere in pratica" certe idee? I partiti. Che sono manovrati da uomini vicini alle varie lobbies/holding e vari "centri di potere", e non faranno mai gli interessi dell'italiano medio. E se qualche partito "non è così" o meglio "non sembra così" è solo perché non ha raggiunto un livello di influenza tale da risultare interessante e funzionale ai "poteri": basta pensare ai "cambiamenti" - per fare un esempio che riguarda "entrambe le fazioni" - che hanno fatto certi rappresentanti dei "proletari", dalla contestazione sessantottina alle "scalate bancarie", o la deriva berlusconiana della Lega Nord, da quando ha raggiunto il potere: vi ricordate cosa diceva Bossi di Berlusconi, vero? Esattamente come la Chiesa, che dovrebbe rappresentare un messaggio di pace e fratellanza, seppur magari sicuramente antiquato, e probabilmente utopistico. E invece è un centro di potere, che storicamente è sempre stato al fianco dei potenti di turno, esigendo da loro tributi. La chiesa mediante la banca vaticana, lo IOR - che è finito anche recentemente al centro di uno scandalo legato al riciclaggio di denaro sporco - che coltiva affari con l'elitè della finanza mondiale. E stendiamo un velo pietosissimo sul comportamento dei "rappresentanti terreni" di Dio: i numerosi scandali sessual-pedofili venuti a galla, con il beneplacito degli alti prelati. Ottimo. Non esattamente come dicono di comportarsi agli altri...

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