Ma le posizioni restano divise sull'ipotesi di un governo tecnico o di larghe intese. Di Pietro: "Meglio andare ad elezioni anticipate". Bersani: "Se premier non fa passo indietro sapremo fare nostro mestiere". Prende quota l'ipotesi di una mozione di sfiducia
ROMA - "Dimissioni". L'opposizione non ha dubbi su quale dovrebbe essere la conseguenza per il governo del voto sul Rendiconto dello Stato che ha mostrato una maggioranza ferma a quota 308. Dal Pd a Fli, dall'Udc all'Italia dei valori, tutti chiedono al premier di fare un passo indietro. Valutazioni diverse invece per quanto riguarda la soluzione della crisi. Se il Terzo polo continua a puntare su un governo tecnico o di larghe intese in grado di traghettare il paese verso il post-berlusconismo e attraverso la drammatica crisi finanziaria, l'Idv torna invece a invocare elezioni anticipate. "Il problema - sostiene Antonio Di Pietro - è che mi sembra contradditorio chiedere a Monti di mettere la sua faccia pulita sulle operazioni sporche che vorrebbe fare il centrodestra", ovvero la lettera d'intenti all'Ue. Per Di Pietro l'ostacolo a un governo di unità nazionale è proprio questo ovvero trovare un accordo tra tutti sulle cose da fare. Pier Luigi Bersani ha preso la parola subito dopo il responso dell'aula di Montecitorio, ma non ha parlato di scenari futuri. "Signor presidente del Consiglio, prenda atto che la situazione è cambiata. Non oso credere che insisterà a restare in carica". "Il premier non può avere puntigli personali, il governo non ha più la maggioranza e chiedo che vada al Quirinale a dimettersi", ha poi dichiarato il segretario del Pd. "Sette voti in meno significa che la maggioranza non c'è: ma soprattutto il momento per il paese è drammatico", ha insistito riferendosi all'impennata dello spread 1con i Bund tedeschi, arrivato in chiusura di mercati alla quota record di 500 punti. Malgrado le sollecitazioni dell'opposizione, il premier, non sembra abbia però intenzione di farsi da parte. In questo caso, sottolinea ancora Bersani, "valuteremo" in quanto "l'opposizione sa fare il suo mestiere". "Non è più il momento di parlare, è il momento di operare" scrive il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, su twitter. In he maniera lo spiega il presidente dei centristi Rocco Buttiglione a la7: "Credo che Napolitano dirà a Berlusconi che un capo del governo che non ha la maggioranza debba presentare le dimissioni. Se questo non accadesse presenteremmo una mozione di sfiducia: quello che sta succedendo è un'inutile perdita di tempo".Continua ...
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