giovedì 15 dicembre 2011

Patrimoniale c’è ma non si vede: il ricco paga da 4.000 a 24.000 euro - di Riccardo Galli


Mario Monti
Mario Monti (Lapresse)
ROMA – La patrimoniale c’è, ma non si vede. In realtà, a legger bene, la patrimoniale, nel decreto ““Salva Italia”, si vede eccome. Solo che non è stata chiamata così, vuoi per non stuzzicare animi particolarmente sensibili al tema, vuoi perché frammentata in diverse voci. Chi più ha, più pagherà. Lo farà attraverso la tassa sul lusso, auto potenti, barche e aerei; lo farà attraverso l’Imu e attraverso il prelievo sulle super pensioni. E ancora i ricchi pagheranno sulla casa all’estero, sui patrimoni scudati e sull’imposta sui titoli. Non si chiama patrimoniale perché dispersa in mille voci diverse ma i singoli provvedimenti messi assieme, sono a pieno titolo “patrimoniali”.
Ne va fiero e lo rivendica lo stesso Monti. “Riteniamo di aver introdotto, senza drammi, l’imposta patrimoniale fattibile per il nostro Paese in questo momento”. Fattibile anche perché “non è che alcuni partiti fossero molto entusiasti”. Il presidente del Consiglio spiega di aver “chiesto ai tecnici” se una patrimoniale secca sulle grandi ricchezze fosse praticabile da subito. “Mi hanno risposto che servivano due anni di lavoro”. Inutile farla ora, in fretta e male: “Avremmo abbaiato e non morso”. In più, il rischio di fuga di capitali.
E allora si è cercata la via “fattibile”, quella che avrebbe permesso, da subito e davvero, di colpire quelli che fino ad ora se l’erano cavata, limitando i danni per “i soliti noti”  e chiamando a pagare quelli che Monti battezza “i nuovi noti” . Chi ha barche, auto molto potenti, aerei personali o elicotteri, immobili all’estero, cospicue ricchezze finanziarie in Italia e fuori. E chi riceve pensioni e liquidazioni notevoli. La tassa sul lusso, innanzitutto, anche se limata con un emendamento dell’ultima ora, con sconti che scattano dopo 5, 10 e 15 anni dalla data di costruzione dell’auto e della barca, dopo 20 anni non è più dovuta. Ma che comunque rimane. Per le auto sopra i 185 chilowatt, c’è l’addizionale erariale: 20 euro per ogni chilowatt in più dal 2012. Per le barche, arriva la tassa di stazionamento (dal primo maggio 2012): da 5 a 703 euro al giorno, a seconda della lunghezza degli scafi. Per gli aeromobili privati, in base al peso massimo al decollo: da 1,50 a 7,55 euro al chilo (il doppio per gli elicotteri).
Continua ...

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