domenica 9 marzo 2008

Acqua privata acqua salata

TORINOSe le guerre del Ventesimo secolo sono state combattute per il petrolio, quelle del Ventunesimo saranno combattute per l’acqua». La profezia fatta più dodici anni da Ismail Serageldin, allora vicepresidente della Banca mondiale, sembra a un passo dall’avverarsi. Nel mondo è in atto una lotta tra ambientalisti e associazioni no profit contro le lobby dell’acqua (il blue gold, l’oro blu), accusate di una privatizzazione selvaggia delle risorse idriche. Ma da qualche giorno a P Street (Washington) Wenonah Hauter è tornata di buon umore. Nel suo quartier generale la direttrice della Food & Water Watch, una delle associazioni no profit più attive nel rivendicare l’acqua come un diritto per tutti, sa di poter vincere una battaglia importante per mettere un freno allo strapotere delle multinazionali, come le francesi Veolia e Suez Lyonnaise des Eaux o le britanniche Awg e Kelda. Il Consiglio delle Nazioni Unite sta discutendo sull’obbligo di considerare nel novero dei diritti umani l’accesso all’acqua potabile. Un provvedimento indispensabile se si calcola che nel 2006 trentamila persone sono morte ogni giorno nel mondo per la mancanza d’acqua pulita. Continua ... http://lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200803articoli/30873girata.asp

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