Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
domenica 9 marzo 2008
Una telecamera-spia ogni 50 italiani
È un mercato in crescita costante: nell'ultimo anno l'incremento è stato del 17,7%. Il garante: «Regole nuove»
È la sera del 14 agosto scorso. In un monolocale di viale Campania, periferia Est di Milano, due albanesi sparano a un trafficante di droga ed escono con 6 etti di cocaina. In strada passano sotto la telecamera di un bar. Il giorno dopo gli investigatori della Squadra mobile guardano le immagini, notano due tizi, uno ha una macchia sull’avambraccio. Bisogna ripulire il filmato. Zoomare. Zoomare ancora sul dettaglio. Schiarire. Quella piccola macchia è un tatuaggio, il nome di una ragazza: «Mea». Confronto negli archivi: c’è solo un pregiudicato con quel segno sulla pelle. Un mese dopo l’assassino viene arrestato in Francia. Grazie alla telecamera di quel barista, che al lavoro non si sentiva sicuro.
Oltre un milione di occhiOgni giorno che usciamo di casa, nelle grandi città italiane, finiamo in media sotto l’obiettivo di 100 telecamere. Da quando la politica ha individuato la sicurezza come grande tema acchiappavoti, gli amministratori si sono adeguati: più videosorveglianza per tutti. Una stima dell’Anie- Anciss, associazione delle aziende produttrici, parla di un milione e 300 mila telecamere in Italia. Una ogni 45-46 abitanti. Un calcolo ufficiale non esiste. Si sa però che nel 2007 Comuni, metropolitane, banche e aziende hanno speso 440 milioni di euro per la videosorveglianza. Più 17,7 per cento rispetto all’anno prima. Una proliferazione senza freni, come ammette il garante della privacy, Francesco Pizzetti: «Il diffondersi del fenomeno ci preoccupa, tra non molto ogni metro quadrato delle nostre città sarà vigilato». Non è solo questione di numeri: «Aumentano le zone in cui i soggetti di controllo si incrociano — continua Pizzetti —. C’è una tendenza sempre più marcata a offrire connessioni di sistemi privati alla rete pubblica. Si sta arrivando a una forma di sorveglianza totalizzante. Per adesso ancora parcellizzata, ma di fatto inquietante».
Le regole
Continua ...
http://www.corriere.it/cronache/08_marzo_09/telecamera_spia_ef5e2966-edba-11dc-9669-0003ba99c667.shtml
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