MILANO - L'incenso respirato dai fedeli in Chiesa o durante altre cerimonie, agirebbe su alcune parti del cervello, alleviando ansia e depressione. A questa conclusione sono giunti alcuni ricercatori statunitensi ed israeliani che hanno studiato sui topi l'azione dell'incensolo acetato, un componente dell'incenso: questa molecola agirebbe su particolari aree del cervello coinvolte nelle emozioni e sugli stessi cirucuiti nervosi su cui agiscono farmaci come ansiolitici e antidepressivi. I risultati dello studio, pubblicati su The Faseb Journal, di fatto forniscono una spiegazione biologica del perche' l'uso dell'incenso in riti di diverse religioni, si e' conservato e tramandato nei secoli arrivando fino ai nostri giorni. (Agr)
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