Il Comune di Trapani impugna in sede giurisdizionale il decreto del Presidente della Regione con il quale sono stati delimitati i nuovi ambiti territoriali ottimali per la gestione dei rifiuti e sono stati individuati i criteri per la loro attuazione. In particolare, il Comune intende chiedere l’annullamento dell’art. 2, comma 2, dello schema di convenzione approvato con il decreto, nella parte in cui si prevede che “gli impianti di proprietà degli Enti locali diventano di proprietà e di esclusiva titolarità del Consorzio”. Secondo l’Amministrazione, questa previsione è in palese contrasto con quanto disposto dall’art. 202, comma 4, del D.Lgs 152/2006, in base al quale “gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali di proprietà degli enti locali già esistenti al momento dell’assegnazione del servizio sono conferiti in comodato ai soggetti affidatari del medesimo servizio. Peraltro, il Comune rileva che gli impianti di sua proprietà (l’impianto di trattamento di contrada Belvedere e la discarica di Contrada Borranea) sono stati individuati dal Commissario delegato per l’emergenza rifiuti sin dal 2003 quali siti per la costituzione del sistema integrato per il trattamento, la termovalorizzazione e lo smaltimento dei rifiuti nelle province di Trapani e Palermo e, secondo l’Amministrazione, non possono essere sottratti da tale destinazione funzionale.Il Comune sarà rappresentato in giudizio dagli avvocati Franco Campo e Carlo Sammartano, i quali, accentando l’incarico, hanno comunicato all’Amministrazione di voler rinunciare ad ogni compenso professionale da parte dell'Ente.
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