Il nostro Paese è in ritardo ad attuare la direttiva europea del 2006Eppure 9 milioni gli italiani che si curano con l'omeopatia
Sono circa 9 milioni gli italiani che si curano con l’omeopatia. Ma, a meno di emigrare in Francia, Germania o Svizzera per procurarseli, non possono accedere ai ritrovati più recenti. «Dal 1995, infatti, nel nostro Paese non è consentito immettere in commercio nuovi prodotti», riferisce Alessandro Pizzoccaro, presidente di Guna Spa, azienda italiana leader per le medicine non convenzionali. Tutto questo perchè nel nostro Paese non s’è ancora data attuazione alla direttiva europea del 2006 che prevede l'allineamento tra l'Italia e tutti i Paesi dell'Unione in tema di regolamentazione e commercializzazione di nuove categorie di farmaci, tra i quali gli omeopatici. A stabilire le procedure di registrazione e immissione in commercio, un ruolo di fondamentale importanza è svolto da Aifa, l’Agenzia Italiana del farmaco che, dopo aver provveduto a una prima fase di regolarizzazione, adesso è ferma da oltre un anno. E finché le disposizioni non saranno pubblicate sulla gazzetta ufficiale, tutto resterà come prima.
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