mercoledì 18 febbraio 2009

Scontri e fiamme al 'lager' di Lampedusa. Il sindaco: Berlusconi chieda dimissioni di Maroni

Il centro in questo momento e' presidiato dalle forze dell'ordine in tenuta anti sommossaLa situazione di tensione che covava da alcuni giorni nel Cie di di Lampedusa e' sfociata questa mattina in alcuni scontri tra i migranti ospiti delle struttura e le forze dell'ordine, che hanno chiamato rinforzi. Secondo le prime informazioni alcune persone sarebbero rimaste ferite. I tafferugli sono scoppiati dopo che ieri un gruppo di circa 300 tunisini aveva cominciato lo sciopero della fame per protesta contro il trasferimento di 107 loro connazionali a Roma, in vista del rimpatrio coatto. Nella struttura, trasformata nelle settimane scorse dal Viminale da Centro di Prima Accoglienza e Soccorso a Centro di identificazione ed Espulsione, si trovano in questo momento 863 immigrati, in gran parte tunisini. "E' una vergogna. Bisogna evacuare immediatamente il centro di identificazione ed espulsione". A dirlo all'Adnkronos e' il sindaco di Lampedusa (Agrigento), Bernardino De Rubeis, dopo i tafferugli scoppiati in mattinata tra i migranti ospiti della struttura di contrada Imbriacola e le forze dell'ordine e, soprattutto, dopo l'incendio appiccato nel centro che avrebbe gia' provocato alcuni intossicati tra i poliziotti. "Berlusconi prenda il controllo del fenomeno epocale dell'immigrazione dopo il fallimento del disegno discutibile e diabolico del ministro Maroni di trasformare la struttura in un lager. Chiediamo che chi ha sbagliato si assuma le proprie responsabilita' e paghi davanti la magistratura".
http://www.aduc.it/dyn/ucquot/

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