(AGI) - Lhasa, 18 feb. - Almeno 24 tibetani sono finiti in carcere nella provincia sud-occidentale cinese del Sichuan, la stessa devastata dal terremoto dell'anno scorso, per essere scesi in strada inneggiando al Dalai Lama: lo ha reso noto con un comunicato dall'estero l'organizzazione umanitaria 'Free Tibet', secondo cui l'ennesima repressione e' scattata domenica, in seguito all'arresto a Lithang, capoluogo dell'omonima contea confinante con la regione himalayana, di un individuo che stava manifestando a favore del boicottaggio delle celebrazioni ufficiali per il Capodanno Tibetano, che cadra' la prossima settimana; l'uomo, identificato come Lobsang Lhundup, e' stato imitato il giorni seguente da altri connazionali, i quali sono pero' stati ben presto caricati dalle forze di sicurezza cinesi, picchiati e trascinati in prigione. Fonti della polizia locale hanno peraltro negato tutto, sebbene proprio lunedi' si sia tenuto nella zona un vertice dedicato al mantenimento dell'ordine pubblico e alla prevenzione degli "incidenti di massa": espressione che nel linguaggio burocratico della Repubblica Popolare allude a ogni genere di protesta di piazza.
http://www.agi.it/ultime-notizie-page/200902180810-pol-rom1006-art.html
Nessun commento:
Posta un commento