Tripoli, 5 mar. (Adnkronos/Aki/Ign) - E' ancora battaglia ad al-Zawiyah, in Tripolitania. I militari fedeli al regime hanno ripreso l'offensiva contro i ribelli spingendosi verso il centro dopo aver sfondato, secondo quanto riferito dalla tv araba 'al-Jazeera', le difese dei rivoltosi lungo la porta orientale della città. Pronta la contromossa degli insorti che hanno avuto la meglio (ricoorendo anche all'uso dei razzi Rpg) sui carri armati delle brigate fedeli al raìs costretti a fare retromarcia.
"I carri armati si sono ritirati e il centro della città è ancora nelle nostre mani - ha affermato Mohammed Salem ad 'al-Jazeera' - dopo una violenta battaglia", durata circa quattro ore. Un altro esponente degli insorti, Abdel Jabbar al-Zawi, enumera le vittime: "Negli scontri di oggisono morti 25 rivoltosi e otto soldati di Gheddafi. Altri tre soldati sono stati invece catturati. I rivoltosi hanno distrutto quattro carri armati e diversi veicoli militari che erano entrati nel centro della città".
Ma la furia di Gheddafi non si ferma. Le brigate a lui fedeli starebbero preparando un nuovo attacco contro il centro di al-Zawiyah. Secondo quanto riferiscono testimoni locali, citati dalla tv satellitare 'al-Arabiya', le truppe libiche stanno circondando la zona di piazza al-Shuhada dove sono asserragliati i ribelli. Un giornalista presente in città ha rivelato ad 'al-Jazeera' che i militari del Colonnello avrebbero preso d'assalto anche l'ospedale locale, portando via alcuni cadaveri.
Altro fronte caldo, Bengasi. Qui è di almeno 27 morti il bilancio dei raid aerei compiuti nella notte dai caccia libici contro alcuni obiettivi presenti fuori la città della Cirenaica. Secondo quanto riferisce 'al-Arabiya', i caccia hanno preso di mira alcuni depositi di armi presenti nell'area di Wadi al-Qatara, a poca distanza da una zona residenziale abitata da lavoratori asiatici. I caccia hanno anche colpito l'aeroporto della città e altri obiettivi considerati importanti per i rivoltosi. Inoltre, vicino Bengasi l'esplosione accidentale di un deposito di armi e munizioni ha provocato la morte di almeno 17 persone, distrutto un capannone e danneggiato un altro.
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