sabato 5 marzo 2011

Libia, carri armati a Zawiya Bombardate case e moschea "In due giorni oltre 200 morti"

Battaglia nella città a sud-ovest di Tripoli: pesantissimo il bilancio delle vittime fornito da Al Jazira. Il Raìs all'Onu: "Sospendere le sanzioni". Salpata la nave italiana con gli aiuti umanitari

Tripoli, 5 marzo 2011 - Una quarantina di mezzi corazzati sono entrati a Zawiyah e hanno aperto il fuoco su folla e abitazioni, dirigendosi verso la Piazza dei Martiri, nel centro della località finora controllata dai ribelli. "Ci sono carri armati dappertutto, e stanno aprendo il fuoco sulle case", ha denunciato uno degli abitanti della cittadina, raggiunto telefonicamente da Bengasi, roccaforte dell’insurrezione. "Ne ho appena visti sette accelerare sotto alle mie finestre, e il bombardamento prosegue senza sosta. Pregate per noi", ha mormorato l’uomo, prima che la linea cadesse di colpo. Un altro testimone oculare, un medico, al telefono ha raccontato di essere "intrappolato in mezzo al fuoco" delle artiglierie.

Dopo aver aperto il fuoco sulle abitazioni, i carri armati avrebbero preso a "bombardare una moschea con centinaia di civili che avevano cercato rifugio all’interno": lo ha denunciato Abu Aqeel, un altro abitante. Raggiunto telefonicamente, l’uomo ha aggiunto: "Non possiamo correre in loro soccorso, perché il bombardamento è troppo intenso". Fonti mediche locali nel frattempo hanno precisato che sarebbero almeno trenta le persone rimaste uccise soltanto nel corso dei combattimenti della mattinata di oggi, cui poi è seguita l’ennesima offensiva dei governativi, tuttora in corso.

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