I Verdi: "Parole irresponsabili e gravissime". L'Idv: "Ci vadano loro a Fukushima". I radicali chiedono di accorpare il voto alle amministrative con quello dei referendum, compreso quello sul nucleare. Vendola: "Finita la leggenda sulla sicurezza"
di MATTEO PUCCIARELLIROMA - In tempi di decisioni sulle Centrali nucleari, il disastro in Giappone può cambiare il peso degli schieramenti in campo. Quelli storicamente favorevoli al ricorso all'energia atomica continuano a tirare dritto. Governo in primis. Fanno discutere soprattutto le parole del capogruppo alla Camera del Pdl Fabrizio Cicchitto: "La nostra posizione rimane quella che è, non si può cambiare ogni volta. Abbiamo problemi energetici non da poco". Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomonon si sbilancia ma mette le mani avanti: "Trovo strumentale e macabra la polemica sul nucleare italiano". Al di là dei proclami della maggioranza, ci sono già i distinguo. Come il presidente della regione Veneto Luca Zaia (Lega Nord): "Terremoti o no, nella nostra regione non ci sarà mai nessuna centrale". Sulla stessa linea i governatori di Lombardia e Piemonte, cioè Roberto Formigoni (Pdl) e Roberto Cota (Lega).
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