mercoledì 9 marzo 2011

Pubblicazione delle e-mail di magistrati, il Garante della Privacy apre istruttoria

Roma, 9 mar. (Adnkronos/Ign) - Il Garante per la Privacy ha aperto due istruttorie per "la pubblicazione di informazioni personali da parte di due quotidiani", ovvero le comunicazioni fra magistrati riportate da 'Il Giornale' e dati di un estratto conto ricondotto dal 'Corriere della Sera' a Silvio Berlusconi.

"A seguito di segnalazioni ricevute da parte di soggetti interessati, il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato - si legge in una nota dell'Autorità - un'attività istruttoria in ordine alla pubblicazione di informazioni personali da parte di due quotidiani".

"Un'istruttoria - sottolinea la nota - riguarda la pubblicazione da parte di un quotidiano del contenuto di e-mail scambiate all'interno di una mailing list riservata a magistrati, compresa, in particolare, la diffusione di indirizzi di posta elettronica privati di alcuni iscritti alla lista. L'altra istruttoria si riferisce alla pubblicazione, da parte di un altro quotidiano, di informazioni relative ad un estratto conto, ricondotto dal giornale all'On. Silvio Berlusconi".

Con una lettera del suo presidente, Luca Palamara, l'Anm aveva infatti chiesto all'Autorità garante di intervenire dopo la pubblicazione, oggi sul quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, di ''corrispondenza riservata di magistrati tratta illecitamente dalle liste di discussione interne alla magistratura, con la diffusione, addirittura, degli indirizzi privati di posta elettronica dei magistrati". La vicenda rappresenta, per la Giunta dell'Anm, "una gravissima violazione della legge sulla riservatezza delle comunicazioni che si iscrive in una campagna di aggressione e di delegittimazione della magistratura da tempo avviata da quel quotidiano". Per questo la Giunta ha deliberato di "investire della questione l'Autorità Garante della riservatezza per la valutazione dei profili di illiceità della condotta del quotidiano".

''Mi sorprende che i magistrati invochino per loro il diritto alla privacy che regolarmente calpestano - ha commentato Sallusti - Non sono cittadini diversi dagli altri. E' sospetto che la loro categoria non abbia mai invocato l'intervento del Garante quando nel tritacarne mediatico provocato dalle loro inchieste sono finiti comuni cittadini, giornalisti o politici a loro non graditi''.

''Il Giornale - conclude Sallusti - si è limitato a pubblicare una notizia e cioè che alcuni pm stanno dando la caccia al premier a prescindere da fatti giudiziari''.

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