Alla fine ha vinto il conflitto d’interessi. Per fortuna
Le parole di Gianni Letta. Quelle di Frattini, di cui immaginiamo l’autorevolezza. Ma soprattutto ci sono due colloqui che hanno convinto ieri Silvio Berlusconi ad accettare – fino a nuovo ordine, ovviamente – l’incarico a Mario Monti. E ce li raccontano Umberto Rosso e Francesco Bei su Repubblica, che hanno ricostruito il giorno più lungo del Cavaliere:
La Borsa sprofonda, lo spread abbatte nuovi record, il Cavaliere ha appena ribadito a radio e tv il suo mantra: elezioni, elezioni. Ma, dopo lo shock provocato dalle parole del sottosegretario, sarà un pressing a tutto campo. Non solo Frattini, Alfano, Fitto, lo stesso Verdini. A farsi sentire è il cuore dell’azienda: Fedele Confalonieri. Si presenta a via del Plebiscito e, per un’ora intera, apre gli occhi all’amico di una vita: «Mediaset sta crollando, perdiamo il 12 per cento. Devi accettare il governo Monti, altrimenti ai tuoi figli non lascerai più nulla… «. Arriva la telefonata di Ennio Doris, amministratore di Mediolanum, l’allarme è lo stesso. Considerazioni che aprono una breccia.
Continua ...
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