TEL AVIV (ISRAELE) - Il governo israeliano è sempre più allergico alle trattative di pace, a quanto pare. Come riportano alcuni quotidiani israeliani, il governo sta per varare uno dei più grandi piani di ampliamento abitativo: oltre 70 mila nuovi appartamenti nei prossimi 5 anni, da costruire tutti su territorio arabo: 50 mila a Gerusalemme Est e 20 mila per espandere diverse colonie illegali che sono su territorio palestinese. Anche se l'articolo non lo nomina, è evidente che queste costruzioni non saranno indolori per gli arabi: lo spazio per una tale espansione edilizia non c'è. E quindi verranno abbattute altre case abitate dai palestinesi, per fare posto agli insediamenti che sono riservati a persone di religione ebraica. Bisogna ricordare che lo stop alle costruzioni è uno dei requisiti di base contemplati sia nella road-map verso la pace sia tra le richieste non negoziabili poste dai palestinesi. Appare quindi evidente che Israele intende solo ottenere, ma non dare: pessimo atteggiamento, se si vuole contrattare alla pari.
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