lunedì 19 dicembre 2011

Dopo Berlusconi e Minzolini crolla anche Signorini. La fine di un impero?


Mala tempora currunt. Dopo la detronizzazione forzata di Silvio Berlusconi, la dipartita dal tg1 di Augusto Minzolini tocca ad Alfonso Signoriniregistrare il proprio tramonto. Il suo show Kalispera!In onda in prima serata venerdì scorso è stato un clamoroso flop. Il direttore di Chi ha infatti deliziato davanti alla TV solamente 2.341.000 spettatori. Numero ben lontano dalle medie a cui può aspirare la rete ammiraglia Mediaset. 
Sono lontani (ma nemmeno troppo) i tempi in cui il volto buono e tollerante del berlusconismo incantava l’opinone pubblica a suon di gossip. Fu lui il cantore della storia della novella Maria Goretti in arte Ruba Rubacuori finita tra le grinfie dei giudici “comunisti” e salvata dal Cavaliere di Arcore. Verità poi trasportata, votata e quindi accolta anche dal parlamento Italiano.
C’è stata un epoca in cui il programma dell’esecutivo italiano era rintracciabile tra le pagine del settimanale Chi, in cui Signorini vestiva non solo il ruolo di direttore ma anche di Ministro della Propaganda con licenza di spargere miele su tutti gli aspetti impresentabili del berlusconismo governante.
Frotte di cittadini accorrevano al desco o meglio alla poltrona di Alfonso per conoscere l’unica verità o la contro-verità sui fatti italiani. Contro le calunnie che si mormoravano in giro. 
Per tre anni Silvio Berlusconi e forse l’intera destra italiana avevano scelto il viso dell’anti-superuomo di dannunziana memoria per contrastare gli attacchi della stampa nemica come Repubblica. Se Sallusti, Feltri e Belpietro facevano il lavoro sporco muovendo le truppe d’assalto, Signorini portava avanti la sua indispensabile opera dalle retrovie. Come una crocerossina rassicurante, che entrava senza troppo rumore nelle case degli italiani disorientati.
Continua ...

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