giovedì 26 gennaio 2012

Il "celeste" Formigoni adesso ha paura


Se Berlusconi è crollato perché in definitiva si è sfaldato il suo partito, prima Fini e poi altri segmenti del Pdl, la poltronissima del governatore della Lombardia potrebbe saltare per la dipartita della Lega Nord.
Alleato sempre presente nei momenti di bonaccia ma spinoso nei momenti difficili. A livello nazionale come a livello locale. Sono giorni infatti e precisamente dalla manifestazione leghista di Milano, del 22 gennaio scorso che Bossi ha sottoposto Berlusconi ad una versione padana del gioco della torreo fai cadere Monti oppure io faccio cadere Formigoni.
In pochi sanno (la moglie, il figlio, ed il cerchio magico sicuramente conoscono tutti i dettagli) se il leader leghista bluffi o faccia sul serio. Fatto sta che da una settimana tutta la politica lombarda è intenta a perscrutare i lungimiranti disegni del Boss leghista e del suo consiglio federale.
Qualcuno ci crede sul serio, qualcuno minimizza. A sondare le contromisure messe in atto da Formigoni, sembrerebbe che ai piani alti del Pirellone le minacce vengano prese sul serio eccome. Dovrebbe infatti essere varato nei prossimi giorni il rimpasto della giunta che sancirebbe quel cambio di passo invocato da più parti. 
Dato che alla componente femminile si pensa sempre fuori tempo massimo e nel momento del bisogno, nella nuova giunta dovrebbero entrare più donne. Attualmente infatti nel governo della Regione più ricca d’Italia ne è presente una sola: la leghista Monica Rizzi assessore allo sport, molto vicina al figlio del Capo Renzo Bossi. Intanto per iniziativa del Consiglio e non della giunta oggi si dovrebbe insediare ilConsiglio per le Pari opportunità. Quando si dice tira più un gruppo di donne che un carroccio leghista.
Il rimpasto dovrebbe far uscire dalla spirale negativa il governatore lombardo pressato dagli scandali giudiziari di molti esponenti politici a lui vicini, che vede messa a rischio non solo la sua quarta giunta regionale (ma non dovevano essere al massimo 2?) ma anche il suo cammino verso la leadership del Pdlda contendersi con il giovane Angelino Alfano.
In quest’ottica vanno lette le ultime dichiarazioni del Celeste che ha preso le distanze dalla candidatura diNicole Minetti, dichiarando a Panorama: “All’epoca delle regionali – afferma Formigoni – Minetti era solo una ragazza di Rimini arrivata a Milano per studiare, che aveva fatto la ballerina a Colorado cafè per mantenersi all’università e poi era diventata igienista dentale all’ospedale San Raffaele.
Continua ...

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