È tutto filmato. Dunque, le prove ci sono. Le autorità americane hanno ammesso di aver registrato tutti gli incontri tra i rappresentanti dei governi stranieri e i loro connazionali rinchiusi nel carcere di Guantanamo. Incontri durante i quali i detenuti hanno denunciato gli abusi e le torture subiti durante gli interrogatori.Finora gli americani avevano ammesso solo la registrazione saltuaria degli incontri, ora, come rivela il Washington Post, l'amministrazione Bush ammette che tra le condizioni indispensabili per ottenere un colloquio con i prigionieri c’era proprio quella delle registrazioni: «Gli Stati Uniti – si leggeva tra le norme per gli incontri – faranno registrazioni video e audio degli incontri tra i rappresentanti del vostro governo e i detenuti indicati».Washington autorizzò le prime visite all'inizio del 2002 a delegazioni composte da tre persone. Le prime a raggiungere Guantanamo provenivano da Bahrain, Belgio, Francia e Russia. Dai cablogrammi inviati tra il 2002 e il 2003 dal Dipartimento di Stato Usa alle delegazioni straniere emerge che ogni Paese era soggetto a regole e procedure diverse, «per tutelare gli interessi e garantire la sicurezza di tutte le parti coinvolte».
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