REGGIO CALABRIA - Condannati a 12 anni e sei mesi per il tentato omicidio di un ispettore di polizia, sono già liberi perché il giudice ha impiegato troppo a depositare le motivazioni della sentenza. Da martedì sera Denis Alfarano e Damiano Leotta, due killer "intercettati" dalle forze dell'ordine mentre andavano a compiere un agguato mafioso, sono di nuovo in circolazione. Condannati in primo grado il 5 novembre 2006 dal Gup di Reggio Calabria, Concettina Garreffa, hanno riconquistato la libertà in virtù del fatto che lo stesso magistrato ha depositato gli atti conseguenti solo nel maggio scorso. Ossia fuori dai tempi utili per avviare l'eventuale processo d'Appello. Così nelle scorse settimane i legali dei due, Antonio Russo e Giorgio Dacqua, hanno potuto presentare istanza di scarcerazione allo stesso giudice, che non ha potuto fare altro che accogliere la richiesta.
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