Fonti dell'amministrazione Usa: "Li hanno arrestati o allontanati da Pechino per impedirgli di incontrare il presidente"
Alta tensione sui diritti umani fra Stati Uniti e Cina. Pechino arresta o allontana molti leader religiosi che George W. Bush voleva incontrare e il presidente americano risponde da Bangkok: «Ci opponiamo agli arresti dei religiosi, non abbiate paura di chi crede».La temperatura è salita per la decisione delle autorità cinesi di arrestare o far allontanare da Pechino numerosi leader religiosi che Bush si proponeva di vedere durante la visita che inizia questa sera. Sono state fonti dell’amministrazione Usa, nella notte fra martedì e mercoledì, a far trapelare da Washington ai media quanto avvenuto: allorché la Casa Bianca ha fatto conoscere a Pechino la lista delle personalità religiose che il presidente aveva intenzione di incontrare, gran parte di queste sono state messe nell’impossibilità di presentarsi agli appuntamenti in programma. La lista dei leader imprigionati o allontanati non è stata resa nota ma, secondo indiscrezioni diplomatiche, vi sarebbero tanto sacerdoti cristiani che monaci tibetani. Bush avrebbe voluto inoltre andare a pregare domenica in una delle Chiese create da gruppi di fedeli in abitazioni private - e registrate presso il governo - ma anche in questo caso Pechino ha posto il veto: dopo un serrato negoziato su dove il presidente sarebbe andato a messa si è arrivati al compromesso sulla Chiesa protestante di Kuanjie, che da un lato è fra le più autorevoli riconosciute dalle autorità comuniste ma dall’altro ospita seminari per i sacerdoti che vanno a ufficiare nella «case-Chiese» non clandestine.
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