mercoledì 20 maggio 2009

Il Governo non pubblica, ci pensa Internet a diffondere il rapporto sul futuro della banda larga in Italia

Internet rompe gli indugi e pubblica il rapporto sulla banda larga che il superconsulente Francesco Caio, ha da tempo consegnato al Governo. L'esecutivo prima che Caio lo ultimasse, annunciava immediata pubblicizzazione e conseguenti decisioni sul futuro assetto della rete telefonica in Italia. Invece nulla, solo indiscrezioni. Cosi' le 105 pagine del rapporto (scaricabile da questo link: http://www.aduc.it/dyn/tlc/italia-caio-broadband-report-2009.pdf), consegnate al sottosegretario allo Sviluppo economico Paolo Romani a meta' marzo, e mantenute segrete nonostante le molte indiscrezioni di stampa ne avessero gia' anticipato i contenuti, sono ora pubbliche grazie a Wikileaks.org.Il sito internet anonimo, che prende il nome da 'leak', cioe' 'fuga di notizie' in inglese, e' nato con lo scopo di dare trasparenza a documenti in genere di carattere governativo. Tra gli scoop, l'aver rivelato nel 2007 i meccanismi di gestione del carcere di Guantanamo.Dalla lettura del documento preparato da Caio emerge che il superconsulente ha tracciato un piano tecnico, analizzando dove si colloca l'Italia nella banca larga ('tasso di diffusione e crescita della banda larga tra i piu' bassi in Europa' con un digital divide del 12% pari a 7,5 milioni di cittadini) e ipotizzando le strade percorribili. Ora si attende di conoscere la valutazione del Governo e le linee guida che l'esecutivo intendera' seguire.
http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=260232

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