mercoledì 20 maggio 2009

Residenze Sanitarie assistenziali e liste d'attesa. La demagogia e le bufale della Regione Toscana

In pompa magna la Regione Toscana ha annunciato che taglia tutte le liste di attesa delle Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa) e che nessun anziano sara' lasciato a piedi. Una pompa magna che va di pari passo con demagogia e propaganda. Vediamo perche'. E' dal 1992 (D.lgs 502) che le Regioni hanno l'obbligo di assicurare le cure a disabili gravi e agli anziani non autosufficienti, perche' rientrano nei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza). Dal 1992 la Regione dice di essere all'altezza di farlo nel 2009, cioe' 17 anni dopo. Meglio tardi che mai?Vediamo come la Regione Toscana applica le leggi in materia. E' dall'inizio del 2001 che, nonostante la normativa vigente stabilisca (art. 54, L. 289/02) che i costi dei ricoveri nelle Rsa sono a carico della Regione (quota sanitaria) e del Comune (quota sociale), la prima con le liste di attesa non ha pagato la quota sanitaria, il secondo invece di chiedere la compartecipazione al solo assistito (D.lgs 130/00) chiama alla compartecipazione tutti i parenti tenuti agli alimenti caricando, quindi, l'intera quota sulla famiglia.
Continua ...
http://www.aduc.it/dyn/salute/comu.php?id=260244

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