mercoledì 11 novembre 2009

E il boss dei Casalesi disse "Cosentino il nostro candidato"

NAPOLI - Un politico che ha contratto un "debito di gratitudine" con il clan camorristico dei Casalesi. A questa organizzazione "deve, almeno in parte, le sue fortune". È il ritratto di Nicola Cosentino disegnato nell'ordinanza con la quale il gip di Napoli Raffaele Piccirillo chiede al Parlamento l'arresto del sottosegretario all'Economia e leader regionale del Pdl. Cosentino, accusa il giudice, è stato "sostenuto" dalla cosca di Gomorra "in una pluralità di competizioni elettorali" ricevendo "un contributo di lungo termine e rilievo strategico" e contribuendo così "al permanere dei rapporti tra imprenditoria mafiosa e amministrazioni pubbliche e comunali". Non solo: a metà degli anni '90, Cosentino avrebbe assicurato ai Casalesi che Forza Italia avrebbe ridimensionato "i giudici di sinistra".
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http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/cosentino-candidato/cosentino-verbali/cosentino-verbali.html

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