Le tradizioni portano con sé riti e scaramanzie che possono scivolare nell’illecito quando passione e affari inebriano, accecano. La battaglia tra bovine in Valle d’Aosta, atavica usanza, ha seguito questa strada. Da innocenti (o quasi) misture eccitanti quali il pane imbevuto nel vino si è passati al contrabbando di seme di prestanti tori svizzeri, al clandestino passaggio di piccole mandrie attraverso i colli. Da un lato lecita ricerca genetica per selezionare caratteristiche di aggressività, dall’altro illegali incroci tra animali spinti al combattimento su pascoli divisi da montagne di quattromila metri. Alla ricerca della bovina perfetta, invincibile, un Frankenstein del Dna. E così tredici allevatori valdostani sono stati arrestati.
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