Tripoli, 21 feb. (Adnkronos/Aki/Ign) - E' caos in Libia. A Tripoli la situazione sta peggiorando di minuto in minuto. I manifestanti hanno dato alle fiamme la sede centrale del governo a Tripoli e altre sedi istituzionali. Anche la tv di Stato e diverse stazioni di polizia sono state prese di mira e incendiate. Secondo il giornalista libico Nazar Ahmed, questa mattina la polizia e la sicurezza libica è completamente assente dal centro della capitale. Per questo i manifestanti hanno potuto assaltare oltre alla sede del governo e alla tv pubblica, anche altri uffici pubblici cittadini in particolare nella zona di al-Azizia. Secondo un testimone contattato dalla tv 'al-Jazeera' sono in fiamme anche le sedi governative che si trovano nella piazza 'al-Shuhada' della capitale.
Secondo 'al-Arabiya', la sede dell'emittente di stato è stata razziata. Secondo il sito informativo libico 'al-Manara', bande armate stanno circolando per il quartiere di al-Azizia a Tripoli, dove si trova la sede della tv pubblica e diversi palazzi istituzionali, oltre alla residenza del Colonnello. Queste bande starebbero assaltando e razziando gli uffici pubblici, approfittando dell'assenza della polizia. Gruppi armati hanno anche attaccato la caserma di al-Baraim, che dista 10 chilometri dal centro di Tripoli.
La Libia è a rischio guerra civile. Così nella notte, in un messaggio lanciato alla nazione alla tv, si è espresso Saif al Islam, il figlio di Muammar Gheddafi che - secondo al Jazeera', avrebbe lasciato il Paese. ''Siamo a un bivio - ha detto il figlio del Colonnello - la guerra civile tra le tribù con decine di migliaia di morti. Oppure l'avvio di un dialogo nazionale già da domani, in 48 ore".
Continua ...
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