C’è il riformista. Il calciatore con il pallino del cinema. L’avvocatessa. Il picchiatore in abiti da 4000 dollari. Il rissaiolo da discoteche. I figli del rais sono spesso finiti sulle cronache
Mentre sulle strade libiche i caccia mietono 250 morti e il vice-ambasciatore libico all’Onu parla senza mezzi termini di “genocidio”, chiedendo contestualmente l’intervento immediato della comunità internazionale e l’istituzione di una “no-fly zone”, il compito più ingrato di parlare alla nazione è toccato a Saif al-Islam, il 38enne secondogenito dei sette figli del rais. Il Sole 24 Orescrive di lui:
Saif al Islam si è sempre distinto dai fratelli, presentandosi come un convinto riformista, deciso a normalizzare i rapporti tra Tripoli e l’Occidente, dopo oltre 20 anni di isolamento, per aprire il mercato libico alle aziende straniere, soprattutto quelle petrolifere. Posizioni che hanno portato il secondogenito a scontrarsi pubblicamente con le elite più conservatrici del paese, pronte a sostenere i fratelli Mutassim, 36 anni, consigliere alla sicurezza nazionale, e Khamis, comandante delle forze di sicurezza.
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http://www.giornalettismo.com/archives/114855/premiata-famiglia-gheddafi/
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