lunedì 21 febbraio 2011

Libia, Ue: ''Stop a uso della forza''. Frattini: ''L'Italia condanna la repressione''

Bruxelles, 21 feb. (Adnkronos/Ign) - I ministri degli Esteri dell'Unione Europea riuniti a Bruxelles "condannano la repressione in corso contro i manifestanti in Libia, deplorano la violenza e la morte di civili", esortando "la fine immediata dell'uso della forza". E, come si legge nelle conclusioni del Consiglio affari esteri, chiedono che "alle legittime aspirazioni ed alle richieste del popolo per le riforme si risponda attraverso un dialogo guidato dai libici aperto, inclusivo, significativo e nazionale, che porti ad un futuro costruttivo per il Paese e per il popolo".

"L'Unione europea è estremamente preoccupata dal livello delle violenze raggiunto in Libia" ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza comune Catherine Ashton al termine del Consiglio Ue affari esteri.

Il segretario generale dell'Onu Ban Ki moon ha telefonato al leader libico Muammar Gheddafi per dirgli che la violenza nel Paese "deve cessare immediatamente" e ha chiesto l'apertura di un ampio dialogo. Lo ha riferito il portavoce dell'Onu Martin Nesirki, spiegando che si è trattato di una conversazione "approfondita". Il segretario generale "ha espresso profonda preoccupazione per l'escalation della violenza e sottolineato che deve cessare imemdiatamente", ha riferito il portavoce. Ban ha anche ribadito la richiesta del rispetto delle libertà fondamentali e dei diritti umani, fra cui quelli di pacifica assemblea e informazione.
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