giovedì 17 marzo 2011

Fukushima non raffredda, pillole di iodio e fuga degli stranieri

La Francia manda 100 tonnellate di acido borico per controllare la centrale atomica giapponese in emergenza.
Roma, 17 mar. (TMNews) - L'ambasciata di Francia a Tokyo ha iniziato "a titolo preventivo" a distribuire pillole di iodio ai francesi in Giappone. Mentre la rappresentanza diplomatica italiana ha rinnovato l'invito ai connazionali a lasciare la capitale giapponese e le prefetture colpite dal terremoto-tsunami, in seguito alle notizie preoccupanti sull'allarme nucleare nella centrale Fukushima-1. Per questo la Germania ha deciso di spostare temporaneamente ad Osaka la sede della propria ambasciata.
Mentre il Dipartimento di Stato Usa ha autorizzato i familiari del suo personale diplomatico a lasciare il Giappone e il Paese rischia un enorme black out elettrico, anche per l'aumento dei consumi dovuti all'ondata di freddo, a Fukushima si svolge una corsa contro il tempo. Le autorità nipponiche stanno cercando in tutti i modi di raffreddare i reattori nucleari. Quattro elicotteri delle Forze di autodifesa, l'esercito nipponico, hanno lanciato sugli impianti 30mila litri d'acqua, in particolare sui reattori numero 3 e 4. Sono intervenute via terra anche delle autocisterne speciali dell'esercito che hanno permesso di irrorare l'impianto senza che gli addetti siano dovuti uscire all'aperto. I tecnici, tuttavia, non sono riusciti a ripristinare come speravano l'alimentazione elettrica della centrale per avviare il raffreddamento. Il gruppo nucleare francese Areva e la compagnia elettrica Edf hanno approntato un aereo speciale con a bordo 100 tonnellate di acido borico (serve a favorire il raffreddamento dei reattori) e materiale protettivo antiradiazione.
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