MENDELEV: "DISASTRO COLOSSALE".
Al lavoro nella centrale per evitare catastrofe.
Dal centro dei festeggiamenti italiani per i 150 anni di Unità, guardiamo al Giappone, che continua a soffrire. A sei giorni dal terremoto che ha messo in ginocchio il territorio nipponico, l’emergenza continua. Mancano cibo, acqua, gas per cucinare: circa 100.000 bambini sfollati sono in forte pericolo. L’allarme è evidenziato da Save the Children, che si sta impegnando a raccogliere fondi pari a circa venti milioni di euro. Questa la somma che servirà per intervenire nelle aree colpite. Lo ha spiegato anche Stephen McDonald, tra i responsabili di Save the Children: “Nei prossimi giorni la situazione puo' peggiorare ulteriormente vista la sempre minore disponibilita' di carburante per trasportare i beni di soccorso. Temiamo ci siano ancora intere comunita' che non possano ricevere la minima assistenza". Ma la paura più grande è quella del nucleare. A Fukushima, in giornata, dovrebbe essere ripristinata la corrente elettrica all’interno della centrale nucleare che sta allarmando il mondo intero. Il ripristino della corrente permetterà il funzionamento della refrigerazione all’interno della centrale. Nonostante l’operazione di speciali autopompe dell’esercito che hanno versato acqua sul reattore numero 3, il livello di radiazioni sembra essere nuovamente in aumento. L’allarme nucleare viene confermato anche dai big mondiali. Dagli Stati Uniti si eleva la voce: “La situazione è molto più grave di quanto paventa Tokyo”. Il Presidente russo Mendelev parla di “disastro colossale”. Dalla Cina c’è la preoccupazione che dal Giappone non stia arrivando la verità su un ipotetico disastro nucleare. Intanto in in Italia le precauzioni hanno già avuto attuazione. E’ accaduto all’aereoporto di Malpensa, dove è stato bloccato un carico di pesce proveniente dal Giappone. Dal Ministero della Salute fanno infatti sapere che i prodotti verranno controllati e solo se risulteranno senza contaminazione radioattiva potranno circolare.
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