mercoledì 30 marzo 2011

Scuola, tornano i concorsi per docenti: ecco il piano del ministero

Selezioni territoriali. Possibili assunzioni di 60mila precari.

di Alessandra Migliozzi

ROMA - Aggiornamento delle graduatorie, ma senza spostamenti degli insegnanti in province diverse dalla propria. Un pacchetto di assunzioni (potrebbero essere 60mila fra docenti e Ata) fatte sui posti vacanti. Ma anche, dopo oltre dieci anni di assenza, il ritorno dei concorsi nella scuola. Sono i tre livelli su cui sta lavorando il ministero dell’Istruzione per mettere mano alla questione precari e reclutamento. Le sentenze dei tribunali scattate nelle ultime settimane, che hanno dato ragione a docenti mai stabilizzati dopo anni di insegnamento, aprono la strada ad una accelerazione per trovare soluzioni che evitino valanghe di ricorsi e risarcimenti. Un’ipotesi che preoccupa il ministero del Tesoro.
Ieri è partita una maxi class-action guidata dal Codacons che ha diffidato i ministri Brunetta e Gelmini e che chiede la stabilizzazione per 40mila precari e un risarcimento da 30mila euro per ciascuno. Al ministero si lavora. Anche con un occhio ai concorsi che, «devono ripartire» perché ci sono materie (quelle tecniche e scientifiche) per le quali, soprattutto al Nord, non ci sono più docenti in graduatoria e si ricorre a non specializzati.
Sul tavolo della Gelmini ci sono più proposte. Ci sono i disegni di legge, quello del senatore leghista Mario Pittoni, che parla di concorsi e albi regionali, e quello della deputata Pdl Valentina Aprea. Ma si pensa anche a strumenti più snelli, come un regolamento: il consigliere del ministro, Max Bruschi, padre delle nuove regole sulla nuova formazione dei prof, ha già depositato il suo testo. Leggi e regolamento potrebbero camminare in parallelo. Una cosa è certa, spiegano dal Miur, «i concorsi servono e saranno a cattedra»: i posti saranno banditi in base alle necessità, per evitare che si crei altro precariato.

Continua ...

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