mercoledì 30 marzo 2011

Processo breve, Pdl accelera. Scoppia la bagarre alla Camera al grido di ''vergogna''

Roma, 30 mar. - (Adnkronos/Ign) - Avanti tutta della maggioranza sul processo breve. Il Pdl e la Lega hanno chiesto e ottenuto (è passata per 15 voti) l'inversione dell'ordine del giorno della Camera per mettere al primo punto il ddl sul processo breve. Il provvedimento passa dunque subito all'esame dell'aula e pur considerando il raddoppio dei tempi per l'esame, stabilito dalla Capigruppo su richiesta dall'opposizione, la maggioranza punta ad approvarlo entro venerdì.

Un blitz che ha scatenato la veemente protesta dell'opposizione al grido di 'vergogna'. Dopo l'intervento del capogruppo del Pd Dario Franceschini, che ha espresso il parere contrario del suo gruppo, i deputati del Pd si sono alzati in piedi per applaudire e subito dopo è partito il coro 'vergogna, vergogna'. Solo dopo qualche minuto, e sotto la minaccia di sospendere la seduta, il presidente Gianfranco Fini è riuscito a riportare l'ordine.

Una "pagine inedita di violenza parlamentare", un "abuso della maggioranza", "un'altra pagina nera della storia della Repubblica" per cui provare "vergogna", ha detto Franceschini in aula che ha parlato di un fatto di "gravità politica''. ''Volete fare immediatamente il proceso breve,ma dov'è l'urgenza per invertire l'ordine del giorno? Qual è la motivazione per un provvedimento vergognoso per la giusitizia italiana che ha come unica motivazione di fermare il processo Mills?".

Per il capogruppo del Pd "questo provvedimento ha come conseguenza immediata il fatto che per migliaia di processi si rischierà la prescrizione: violenza carnale, furti, rapina. Vorrei sapere dalla Lega, da Bossi, cosa andrete a raccontare ai popoli padani cui avete parlato di sicurezza? Direte che quando il processi riguardano il presidente del Consiglio non contano rapine, furti , violenze. Se non avete la forza morale di fermarvi, almeno provate vergogna dentro di voi per un'altra pagina nera della storia della Repubblica".

Per protestare contro l'ennesima ''amnistia personale'', il Pd ha indetto un sit-in a Montecitorio per oggi pomeriggio alle 18 dove sarà presente anche il segretario Pierluigi Bersani. ''Ora abbiamo capito a cosa serve il viaggio a Lampedusa'' di Berlusconi: ''a togliere i riflettori da qua". Per Bersani il blitz alla Camera è ''la smentita più intollerabile e vergognosa delle solenni parole del ministro della Giustizia che non so con che faccia possa presentarsi agli italiani dopo aver detto che sarebbero state ritirate le leggi ad personam".
Continua ...

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