mercoledì 6 aprile 2011

Libia, Gheddafi a Obama: stop ai raid Nato L'Alleanza: civili usati come scudi umani

(Xinhua)
Bruxelles, 6 apr. - (Adnkronos/Ign) - Il leader libico Muhammar Gheddafi ha scritto una lettera al Presidente americano, Barack Obama, chiedendogli di porre fine ai raid della Nato in Libia. La conferma arriva dalla CNN che cita fonti autorevoli dell'Amministrazione americana.

Nel pomeriggio la Nato aveva replicato agli insorti, che l'accusavano di aver ridotto il numero attacchi contro le forze di Muammar Gheddafi. "Il ritmo delle operazioni della Nato continua con la stessa identita'", ha chiarito una fonte dell'Alleanza, ricordando che da quando la Nato ha assunto il comando di "Unified Protector", il 31 marzo scorso, ci sono state "oltre 330" missioni aeree di combattimento. La vice portavoce dell'Alleanza, Carmen Romero, ha spiegato che se ci sono difficoltà è perché "la situazione sul terreno sta costantemente evolvendo: le forze di Gheddafi stanno cambiando tattica, usano veicoli civili, nascondono i carri armati nelle citta' come Misurata e usano scudi umani".

Il contrammiraglio Russ Harding, vice comandante dell'operazione Unified Protector, in una conferenza stampa tenuta oggi nella base Nato di Napoli-Bagnoli, ha spiegato che un numero imprecisato di veicoli pesanti e carri armati delle forze governative libiche sono stati distrutti da velivoli Nato a Misurata e nelle vicinanze. I carri armati "rappresentavano una minaccia per la popolazione civile", ha spiegato Harding, che ha sottolineato le difficolta' incontrate dagli aerei Nato qualora "vengano usati civili come scudi. Intraprenderemo azioni al meglio delle nostre possibilita', lavorando in maniera chirurgica a Misurata e nelle altre zone in cui la popolazione civile e' messa in pericolo. Esiste un limite fisico a quello che possiamo fare in caso vengano usati i civili come scudi, ma cio' non significa che non abbiamo l'intenzione, la potenza e la volonta' di agire".

"Crediamo di aver ridotto del 30% la capacita' militare libica che e' stata mobilitata per azioni di aggressione" ha dichiarato Harding. "Abbiamo messo fuori uso le loro forze aeree e seriamente danneggiato le loro difese aeree".

"Negli ultimi giorni - ha spiegato Harding - le forze governative libiche sono progressivamente passate all'uso di tattiche non convenzionali, mescolandosi al traffico stradale e usando civili come scudo per la loro avanzata, muovendosi in direzione della citta' di Ajdabiya per poi puntare verso Bengasi. In risposta a cio', la Nato ha effettuato bombardamenti chirurgici per recidere il percorso principale tra Ajdibaya e Misurata".

In risposta ad alcuni media che hanno dichiarato che la Nato ha preso le parti dei ribelli, Harding ha ribadito che "l'Alleanza attacchera' qualunque forza intenda colpire i civili. Ricordo che e' stato il colonnello Gheddafi a dichiarare che non avra' nessuna pieta' per il suo stesso popolo, e che i suoi militari hanno bombardato civili e citta', e continuano a minacciare innocenti". Quanto alle accuse dei ribelli alla Nato, Harding ha sottolineato che "sono state intraprese azioni importanti nella zona di Misurata e nelle mille miglia di lunghezza della costa libica siamo noi a dominare. Se in un paio di aree non ci hanno ancora visto, questo puo' aver causato una mancanza di fiducia nei nostri confronti, ma teniamo d'occhio cosa succede in Libia ogni minuto, ogni giorno".

Nessun commento:

Posta un commento