martedì 26 aprile 2011

Pantelleria: l'Italia regala il petrolio a chi la distruggerà

Pantelleria: l'Italia regala il petrolio a chi la distruggerà

Tra poco cominceranno le trivellazioni della Transunion.

PANTELLERIA (TRAPANI) - Mancano pochi giorni all'inizio delle operazioni di trivellazione che la società petrolifera americana Transunion farà 27 chilometri al largo di Pozzallo alla ricerca del petrolio che dovrebbe esserci sotto il fondale marino. L'Audax invece in estate dovrebbe cominciare a trivellare 13 chilometri al largo di Pantelleria. Lo stesso farà la Northern Petroleum, non lontano dalle isole Egadi. Lo scorso 26 agosto era stato varato dal governo il cosiddetto "decreto antitrivellazioni", che però è limitato a 12 chilometri dalle coste. Quindi tutte le società si appostano con le loro piattaforme petrolifere appena fuori da questo limite. Anche perchè in Italia è il regno dei petrolieri: estrarre, non costa quasi niente. Fino a 50 mila tonnellate di petrolio le royalities sono zero; oltre questa quantità, si paga il 4%. Per fare qualche paragone, in Alaska si paga il 50%, in canada il 60%, in Russia l'80%, in Libia l'85%. Se si applicasse una royalty decente sull'estrazione, lo stato italiano potrebbe cancellare il debito pubblico nel giro di pochi anni. Anche perchè, chi controlla quanto petrolio è stato estratto? CI si basa su autocertificazioni; e si sa quanto valgono, soprattutto in Italia. Quello che però è certo è il livello di distruzione dell'ambiente che queste trivelle e le piattaforme petrolifere creano. Ma il governo italiano negli ultimi anni ha distribuito permessi a destra e a manca. Le conseguenze saranno facilmente prevedibili.

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