martedì 17 maggio 2011

Fukushima, guai senza fine tempi lunghi per la bonifica

Il governo conferma l'impegno a chiudere i reattori in panne entro il 2012, ma gli osservatori sono scettici. Nuovi problemi per la gestione dell'acqua radioattiva: la Tepco ammette il rischio di contaminazione in mare

TOKYO - Il peggio sembra essere stato scongiurato, ma a oltre due mesi dal terribile tsunami che ha mandato in tilt la centrale atomica di Fukushima la situazione è ancora ben lungi dall'essere nuovamente sotto controllo. Il rischio di una nuova esplosione all'interno dell'impianto sembra ormai superato, ma i tempi per dichiarare la crisi definitivamente risolta si stanno drammaticamente allungando rispetto alle rassicuranti promesse fatte nei giorni scorsi dal governo giapponese. In accordo con la Tepco, l'azienda elettrica che gestisce la centrale, il primo ministro Naoto Kan aveva fissato una precisa tabella di marcia per la messa in sicurezza dei tre reattori in panne.
Come termine per la chiusura definitiva era stato indicato gennaio 2012. Data che il governo ha confermato anche oggi, ma secondo gli osservatori si tratta di una previsione irrealistica viste le difficoltà che continuano ad emergere ad ogni passo della bonifica. La Tepco ha spiegato di aver rinunciato all'idea di raffreddare definitivamente i reattori allagandoli dopo la scoperta di una grossa falla nella struttura del reattore numero 1. L'alternativa scelta sarebbe quindi quella di far circolare per l'impianto l'acqua radioattiva
che si è accumulata in queste settimane. Strategia che comporta però degli altissimi costi. Sarà necessario infatti decontaminare enormi quantità di acqua e costruire poi un nuovo bacino di stoccaggio dove conservare l'acqua meno contaminata.
L'azienda, smentendo le rassicurazioni delle scorse settimane, ha annunciato inoltre la creazione di un sistema di monitoraggio per verificare i livelli di radioattività dell'acqua marina nel tratto di costa circostante la centrale e la costruzione di una barriera sotterranea per cercare di scongiurare nuove infiltrazioni pericolose. Lo stato dell'impianto di Fukushima sarà comunque oggetto la prossima settimana di un sopralluogo da parte degli inviati dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica.
Continua ...

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