martedì 7 giugno 2011

Ecomafia in crescita, nel 2010 accertati oltre 30 mila illeciti. In testa la Campania

Roma, 7 giu. - (Adnkronos/Ign) - Crescono i crimini contro l'ambiente che nel 2010 sono arrivati a 30.824 accertati, pari a 84 al giorno, 3,5 ogni ora. E questo circolo criminale che colpisce dai rifiuti all'abusivismo edilizio al settore agroalimentare e anche all'archeologia ha prodotto nell'ultimo anno un fatturato pari a 19,3 miliardi di euro.. A tracciare lo scenario del crimine contro l'ambiente è 'Ecomafia 2011' di Legambiente presentato oggi a Roma nella sede del Cnel.

Pesanti le cifre anche sui rifiuti pericolosi sequestrati, pari a 2 milioni di tonnellate solo in 12 delle 29 inchieste per traffico illecito di rifiuti messe a segno dalle forze dell’ordine nel corso del 2010. Mentre il volume dei traffici illegali di rifiuti, potrebbe coprire 1.117 chilometri. Più o meno da Reggio Calabria a Milano.

540 campi da calcio, invece, possono rendere l’idea del suolo consumato nel 2010 dall’edilizia abusiva, con 26.500 nuovi immobili stimati. Una vera e propria cittadina illegale, con 18.000 abitazioni costruite ex novo e la cementificazione di circa 540 ettari.

E ancora: sono 290 i clan criminali coinvolti nel business dell'ecomafia 2, 20 in più rispetto al 2009. In testa alla classifica dell'illegalità ambientale c'è la Campania con 3.849 illeciti, pari al 12,5% del totale nazionale, 4.053 persone denunciate, 60 arresti e 1.216 sequestri. Seguono Calabria, Sicilia e Puglia, dove si consuma circa il 45% dei reati ambientali. Ma, sottolinea il rapporto di Legambiente, crescono fortemente gli illeciti anche in Lombardia.
Continua ...

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