La Cassazione, dopo aver condannato definitivamente per aggiotaggio l'ex patron della Parmalat, Calisto Tanzi, oggi ha reso definitive altre tre condanne nell'ambito dell'inchiesta sul crac Parmalat ad altrettanti imputati accusati di bancarotta fraudolenta a vario titolo. In particolare, la quinta sezione penale ha confermato la condanna a sette anni e quattro mesi di reclusione nei confronti di Maurizio Bianchi, ex revisore dei bilanci del gruppo; confermati anche sei anni e tre mesi di reclusione all'ex dirigente Luciano Delsoldato.
Respinto anche il ricorso dell'ex consulente legale di Tanzi, Giampaolo Zini che dalla Corte d'Appello di Bologna, il 24 marzo 2010, era stato condannato a sei anni e due mesi di reclusione. Nel suo caso la Cassazione ha confermato in toto la condanna per l'accusa di bancarotta, ritenendo invece prescritto il reato di calunnia a lui contestato con un conseguente sconto minimo di pena di circa tre mesi.
Anche la pubblica accusa di piazza Cavour rappresentata da Mauro Iacoviello aveva chiesto di confermare le tre condanne. In Cassazione si sono costituiti anche parte civile 32.000 cittadini truffati.
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