sabato 6 agosto 2011

Crisi Usa, agenzia rating Dagong: ''E' più grave di quella nell'Eurozona''

Guan Jianzhong
Pechino, 6 ago.- (Adnkronos) - "La crisi del debito Usa è più preoccupante di quella dell'eurozona, sia perché in Europa tocca solo pochi Paesi ma anche per le diverse soluzioni adottate". Lo afferma all'Adnkronos Guan Jianzhong, presidente dell'agenzia di rating cinese Dagong.
Guan sottolinea infatti come "la soluzione americana, basata sull'emissione di dollari e su nuovi prestiti, può solo accelerare lo scoppio di una crisi in grado di danneggiare il sistema mondiale". Invece, aggiunge, "l'approccio adottato nell'eurozona, dove grandi Paesi come la Germania hanno offerto un salvataggio nei momenti critici" ai Paesi in difficoltà "può gradualmente riportare l'economia sulla via di una crescita giusta, di cui tutto il mondo avrebbe benefici". Il presidente dell'agenzia cinese manifesta comunque prudenza sulla situazione dell'Italia, "il cui rating - ricorda - è sotto osservazione: ci servirà un po' di tempo per dare una valutazione definitiva e accurata".
Tornando agli Usa, Guan lancia un allarme: gli Stati Uniti ''erano già in una posizione di default implicito" ma ora "la perdita della tripla A renderà nulli tutti i rating sul credito e bloccherà le transazioni finanziarie''.
"Il sistema creditizio americano - spiega l'economista cinese - è basato su diversi livelli di valutazione che usano il rating sovrano AAA come punto di riferimento". Per Guan, addirittura, "gli Usa sono in default da tempo, in maniera implicita, visto che diluiscono il debito deprezzando il dollaro. Ma questo finora non ha scatenato problemi sul fronte del credito". Tuttavia "dal momento che gli Stati Uniti sono un centro finanziario globale, un crollo del sistema americano si trasmetterebbe istantaneamente a tutto il mondo". Anche perché, ricorda, "i creditori stranieri detengono oltre il 45% dei titoli di Stato Usa". Un nodo quest'ultimo, che tocca da vicino la Cina, che - considerando anche Hong Kong - ha in cassaforte Treasury per 1280 miliardi di dollari, più di un quarto del totale in mano straniera. E per questo, sottolinea il presidente della Dagong, "gli investitori cinesi chiedono al governo degli Stati Uniti di proteggere i loro beni per evitare danni economici. Si rischiano perdite per migliaia di miliardi di dollari per l'atteggiamento irresponsabile di Washington, soldi guadagnati con fatica dai cinesi, e che vanno protetti".
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Crisi-Usa-agenzia-rating-Dagong-Perdita-della-tripla-A-mette-in-crisi-sistema-credito_312326680787.html

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