sabato 6 agosto 2011

Più tasse per tutti: il vero piano di Giulio



Tremonti parla come un politico furbo. Ma quello che vuole fare in realtà non lo dice. Eccolo
Giulio Tremonti si sente da tempo ormai un politico navigato. Quando dava del cretino a Renato Brunetta, lo faceva perché secondo lui il ministro della Funzione Pubblica non doveva parlare in quell’occasione istituzionale di tagli e lacrime e sangue nel pubblico impiego. Perché non era il caso. E qui sta tutto il personaggio.
IL CINICO FURBETTO – Secondo Tremonti infatti quando bisogna attuare politiche di lacrime & sangue bisogna condire il tutto con un po’ di chiacchiere inutili. Tutto il cinismo del personaggio è riassunto nel duplice annuncio di riforma dell’articolo 41 e dell’introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione. Due belle cose per fare i titoli sui giornali, ma che nei fatti sono inutili per stimolare la crescita o risolvere qualcosa, visto che un bilancio “incostituzionale” ai numeri continua a fargli un baffo: i passivi ci sono sempre, anche se la Costituzione li vieta. Per non parlare di quella libertà economica che oggi in Italia gode davvero di molte restrizioni, ma non è certo l’autorizzazionismo e la burocrazia a fermare lo sviluppo del sistema industriale italiano. Semmai è la cronica mancanza di capitale e di forza lavoro qualificata.
Continua ...

Nessun commento:

Posta un commento