mercoledì 31 agosto 2011

E Beppe Grillo fa cancellare il video che lo sfotte

Lo staff del comico ordina la rimozione di un contenuto da YouTube. Che poi ritorna online

Se un attivista che dice di combattere per la massima libertà di espressione nella rete fa cancellare da Youtube dei video scomodi solo per tutelare la sua immagine non ci fa sicuramente bella figura. In altre parole: non si può condannare la censura un giorno, e promuoverla l’altro.

IL DUETTO SCOMODO - A finire nella bufera per un simile errore è il più noto dei blogger italiani, Beppe Grillo, comico e leader del Movimento Cinque Stelle, lista civica presente ad elezioni Amministrative e Regionali. Dal portale di condivisione video più conosciuto è scomparso il filmato Beppe Grillo come fa realizzato dall’utente Tony Troja, autore di canzoni e scenette a sfondo satirico e politico. Il suo pezzo, che rievoca la più nota canzone Il Coccodrillo come fa, è una critica critica al comico genovese per alcune dichiarazioni rilasciate attraverso blog e i suoi canali web per giustificare il minor successo del suo movimento nelle regioni meridionali. Nel filmato, e nel dialogo antecedente, Troja e il suo socioMassimo Merighi (coautore della scena) ironizzano sul fatto che Grillo si sia appellato alla presenza del voto di scambio e della scarsa diffusione di Internet nel Sud Italia.

TROJA: “NEMMENO IL PDL…” - “Paradossalmente non ho mai avuto problemi di questo tipo con le altre mie canzoni”, ha spiegatoall’Espresso Tony Troja commentando la censura. “Ho fatto satira sul Pd e sul Pdl, ma persino gli elettori di Berlusconi hanno accettato la cosa e ci hanno riso sopra. Nessuno era arrivato al punto di cancellarmi un video da YouTube”. Il filmato, che aveva raggiunto i 4 milioni di visualizzazioni, conteneva uno spezzone di Grillo della durata di circa 20 secondi. Tanto è bastato allo staff del comico, l’ormai famosa Casaleggio, per chiedere la rimozione. “Io ho sempre adorato Grillo e il mio primo blog riprendeva anche il suo nome”, ha detto Troja all’Espresso. Aggiungendo: “Lo ringrazierò sempre per avermi fatto aprire gli occhi, ma una volta che si aprono gli occhi bisogna anche riconoscere che lui non è Dio e che bisogna usare la critica anche nei suoi confronti. Credo sia un discorso normale, ma vallo a spiegare ai quelli di cui si circonda”.
Continua ...

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