martedì 2 agosto 2011

L'Idv chiede l'abolizione dei vitalizi, Fini si oppone


L'Idv chiede l'abolizione dei vitalizi, Fini si oppone
ROMA - Lite verbale in aula tra i deputati dell'Idv e il Presidente della Camera Gianfranco Fini. Oggetto del contendere un ordine del giorno che il partito di Di Pietro voleva presentare in cui si chiedeva l'abolizione dei vitalizi per i parlamentari e la sotituzione con una ordinaria pensione dell'Inps proporzionata ai contributi versati. Fini l'ha dichiarato inammissibile, e questo ha scatenato la reazione dell'Idv.
Successivamente Fini ha specificato che la sua decisione riguardava il metodo, non il merito. Infatti, ha sottolineato il Presidente della Camera, la Corte Costituzionale ha stabilito che i diritti acquisiti non possono essere intaccati, se non "per esigenze inderogabili e nel rispetto dei principi di ragionevolezze, proporzionalità e temporaneità". Dopo di che ha invitato i dipietristi a ripresentare l'ordine del giorno, modificandone l'impostazione: non più "impegna il governo" ma "invita il governo a valutare/ad approfondire". Aggiungendo poi che in una materia come le indennità parlamentari è necessario intervenire per via legislativa.
Spiegazioni che non hanno convinto i dipietristi, che hanno vivacemente protestato, per l'illegittimità della decisione. Il deputato Massimo Donadi ha aggiunto che a questo punto il partito voterà contro il bilancio della Camera. "Tagliare i vitalizi avrebbe fatto risparmiare alla Camera almeno 100 milioni di euro all'anno", ha concluso Donadi.

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