venerdì 19 agosto 2011

MO, alta tensione. Raid israeliano su Gaza. I palestinesi rispondono con 12 missili

(Xinhua)
Gerusalemme, 19 ago. (Adnkronos/Ign) - Alta tensione in Medio Oriente dopo la strage di giovedì a Eilat, sul Mar Rosso, che ha provocato otto morti e più di 30 feriti israeliani. Alla rappresaglia israeliana su Gaza, scattata subito dopo gli attentati e proseguita per tutta la notte, i palestinesi hanno risposto con il lancio di missili.

Almeno 12 ne sono stati lanciati contro obiettivi nel sud d'Israele nelle prime ore di questa mattina. Un missile è esploso alle 08.10 (ora locale) nel cortile di una scuola di studi religiosi (yeshiva) ad Ashdod, ferendo sei persone, una delle quale in modo grave.

I lanci di missili appaiono una risposta alla rappresaglia israeliana scattata dopo l'attentato multiplo di ieri mattina, che ha provocato otto morti e più di 30 feriti israeliani. In seguito ad un primo raid ieri sera a Rafah, in cui sono rimasti uccisi sei palestinesi, gli aerei con la stella di Davide hanno continuato durante la notte a colpire obiettivi nella Striscia.

Secondo un portavoce dell'esercito sono stati colpiti sette obiettivi, fra i quali una fabbrica di armi nel nord e diversi tunnel per passare in Egitto nel sud. Fonti palestinesi riferiscono che un adolescente è morto e decine di altre persone sono rimaste ferite. Intanto, a quanto scrive il quotidiano governativo egiziano al Ahram, citando fonti militari, in uno dei raid aerei israeliani sono rimasti uccisi un ufficiale militare e e due poliziotti egiziani.

Proprio sui rapporti con l'Egitto parla il portavoce del governo israeliano Avi Pazner. "Noi speriamo chenon ci sarà un cambiamento nelle relazioni fra Egitto e Israele - ha detto Pazner all'ADNKRONOS - noi abbiamo un accordo di pace con loro e ciò che è successo ieri non è colpa dell'Egitto, è colpa dei terroristi palestinesi che hanno approfittato della scarsa presenza militare egiziana per infiltrarsi nel Sinai dalla Striscia di Gaza e poi entrare in Israele". "La responsabilità -ha aggiunto- è delle organizzazioni terroriste palestinesi e di Hamas, che governa Gaza, e la nostra risposta è stata contro i responsabili dell'attacco".

"Evidentemente bisognerà rafforzare le misure di sicurezza al confine con l'Egitto, ma non in funzione anti egiziana bensì contro i terroristi palestinesi che usano il Sinai come base", ha aggiunto Pazner, ricordando che da alcuni mesi è in costruzione una barriera di sicurezza lungo la frontiera. In attesa che sia completata, nell'area vi sarà "una presenza più importante" delle forze di sicurezza israeliane. Ma a queste misure di difesa passive come la barriera, si aggiungono anche da parte israeliana gli attacchi come quello di ieri "in cui sono stati eliminati quattro capi dell'organizzazione che aveva pianificato l'atto terroristico, il Comitato di Resistenza Islamica".

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