venerdì 19 agosto 2011

Da Ruby Rubacuori a Marcello Dell'Utri, tutte le donazioni e i prestiti del Cav. Una montagna di euro, generosità sconfinata

www.siciliainformazioni.comLa generosità di Silvio Berlusconi non conosce confini: da Ruby Rubacuori a Marcello Dell’Utri è un fiume di denaro che aggiusta, concilia, conforta, stabilizza e allevia le pene economiche di amici ed amiche. I destinatari delle donazioni – niente a che vedere con le dazioni di Tangentopoli – non sono questuanti né indigenti, sono generalmente benestanti e vantano un tenore di vita alto, con qualche eccezione. Nel caso di Ruby Rubacuori, la giovane marocchina di Sicilia, che allietò le feste di Arcore per qualche tempo, la precarietà economica fu superata da donazioni che nel breve giro di poche settimane concessero alla giovinetta di fare un salto di qualità, senza tuttavia fermare il bisogno di denaro.

Dall’altra parte della barricata c’è Marcello Dell’Utri che dal 2008 al 2011 ha ricevuto dal munifico amico di sempre, Silvio Berlusconi, ben dieci milioni di euro. Una cifra enorme, che l’interessato spiega di avere ricevuto in prestito per ristrutturare una villa sul lago di Como. Proprio così, i soldi non servivano ad altro ed è inutile che ci costruite sopra una storia complicata, perché i personaggi come Dell’Utri o Berlusconi non hanno le nostre abitudini e non seguono le nostre regole di vita, nel senso che se uno non ha i soldi per ristrutturare, non ristruttura, visto che si può fare a meno di vivere in una villa ristrutturata sul lago. Dell’Utri, però, a questa obiezioni risponde senza indugio: i dieci milioni di Berlusconi sarebbero stati un investimento, perché lui ha ristrutturato per vendere, presumibilmente bene, la villa sul lago.La Procura della Repubblica che lo indaga per una presunta loggetta, la P3, si è fatta invece delle idee strane sulla reale destinazione dei prestiti di Berlusconi, e suppone che siano stati girati all’amico di sempre del premier per “aggiustare” vicende giudiziaria e convincere alti dirigenti e magistrati della bontà di alcune iniziative, interventi a favore, promozioni ed altro. I soldi fanno venire la vista agli orbi, si dice in Sicilia. Queste considerazioni ed i sospetti della toghe, insieme alla petulanza dei giornalisti, hanno fatto uscire dai gangheri Dell’Utri, importunato dal collega Cavallaro durante una tranquilla corsetta con la conseguenza che il giornalista si è preso un insulto bossiano (“anche voi mi rompete i c…). La generosità di Berlusconi, che non lesina denaro ad alcuno, avrebbe dovuto persuadere i magistrati che non c’e’ niente di losco nelle donazioni, ma è inutile, quando ci si convince di qualcosa, si va avanti come un treno. Quattro milioni, per esempio, sono finiti a Lele Mora, che è un ottimo organizzatore di feste ed ha un talento naturale nello scovare fanciulle allegre e di bella presenza, in grado di alleviare le sofferenze di chi sbatte la testa dalla mattina alla sera al servizio del Paese. I quattro milioni di Lele Mora hanno subito, invero, un prelievo durante il passaggio, da parte di un altro amico del Cav, Emilio Fede, un milione e mezzo di euro, che sarebbero stati trattenuti dal consegnatario (lo stesso Fede), per mettersi alla pari con Mora, cui avrebbe fatto – a sua volta – un prestito. Pare che si viva così da quelle parti, invece che “io do una cosa a te e tu dai una cosa a me”, preferiscono un surrogato: “io faccio un prestito a te e tu ne fai uno a me”. Ma questi sono affari loro, come ha giustamente precisato Nicolo’ Ghedini, imbufalito per la pubblicità regalata ai prestiti del Cav.Generosità, nient’altro che generosità. Per convincercene proseguiamo con l’inventario: 280 mila euro sarebbero stati spesi dal presidente del Consiglio per tredici automobili regalate ad altrettante giovinette che frequentavano le feste di Arcore, quelle del residence ormai celebre, l’Olgettina. Una delle auto era una magnifica Land Rover da 70 mila euro. Non si può fare a tutti lo stesso regalo, e c’e chi merita una Honda Jazz e chi un Suv.
Continua ...

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