Roma, 2 set. (Adnkronos) - "Siamo preoccupati dal vedere un eccessivo affidamento alle misure sulla lotta contro l'evasione fiscale" che si fa nella manovra al momento in discussione. Ad affermarlo il portavoce del commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn.Secondo Bruxelles è infatti "molto difficile valutare e prevedere l'impatto" delle misure relative alla lotta all'evasione fiscale sui conti pubblici, ha spiegato Amadeu Altafaj. Il portavoce ha quindi ribadito che la Commissione europea "sta monitorando da vicino il dibattito sulla manovra in corso al Parlamento" e ha aggiunto che la Commissione non sarà in ogni caso in grado di dare una valutazione definitiva fino a che non sara' pronto il testo finale della manovra".Dal canto suo il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha assicurato che nella manovra non ci saranno nuovi condoni perché ''si tratterebbe di un intervento una tantum che genera introiti di cassa ma che non modifica l'assetto della finanza pubblica''. Secondo quanto si legge dal resoconto dei lavori della commissione Bilancio di ieri, Tremonti ha detto inoltre che non c'è ''un eccessivo squilibrio della componente fiscale rispetto alla decurtazione della spesa''. La proporzione inizialmente prevista, sottolinea il ministro ''viene infatti mantenuta e confermata, ove si consideri che il contributo di solidarietà viene sostituito da misure prettamente fiscali, quantunque nella loro gestione vengano inclusi i governi locali''."La grande confusione, la mancanza di chiari messaggi di questi ultimi giorni temo che possano far risorgere in molti in Europa un senso di diffidenza nei confronti della capacità dell'Italia di andare su una strada definita capace di portarla verso una maggiore crescita e verso l'equilibrio finanziario", afferma dal canto suo il presidente dell'Università Bocconi di Milano, Mario Monti, a margine dei lavori del workshop Ambrosetti a Cernobbio. Per Monti "la cosa peggiore sarebbe rinfocolare questa diffidenza sull'Europa e mettere in imbarazzo la Bce, che ha fatto nei confronti di Italia e Spagna il massimo di quello che poteva fare nelle circostanze". "Quindi - prosegue - l'urgenza di decisioni chiare e chiaramente comunicate, a differenza di quanto avvenuto negli ultimi giorni, mi sembra molto importante". Monti ricorda comunque di avere "espresso un parere sostanzialmente positivo sulla versione di metà agosto della manovra, cioè sull'ultima".
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