Ha ripreso l'aereo in un sabato pomeriggio: lo stesso giorno nel quale - il 14 maggio - fu prelevato da un altro aereo è iniziò la sua odissea. Conclusasi con la cancellazione di tutte le accuse. L'uscita per l'ultima volta dalla lussuosissima casa di Tribeca dal nostro corrispondente ANGELO AQUARO
NEW YORK - Il lungo addio di Dominique Strauss Kahn alla metropoli che avuto l'onore di ospitarlo nella prestigiosissima isola-prigione di Rikers è finito sabato pomeriggio: 3 settembre. Era proprio sabato pomeriggio quel 14 maggio in cui l'allora presidente del Fondo monetario fu arrestato con l'accusa di violenza sessuale già a bordo del volo Air France 023 con destinazione Parigi. E forse con un pizzico di scaramanzia l'uomo che aspirava alla poltrona di Nicolas Sarkozy ha preferito pescare adesso un altro numero della flotta: il volo Air France 007 che dal John Fitzgerald Kennedy di New York porta dritto dritto al Charles De Gaulle di Parigi. Sorrisi e scambi di occhiate con i giornalisti inutilmente in attesa di una parola all'uscita dell'abitazione da 50mila dollari al mese nel cuore della trendissima Tribeca. E poi via con la moglie miliardaria Anna Sinclair sotto i flash scroscianti dei paparazzi. Adieu Grande Mela in cui in questi cento giorni Dsk è passato dal ruolo di baco malato a quello di vittima ed eroe. Adieu Ofelia alias Nafissatou Diallo: la cameriera del Sofitel che l'accusava di averlo violentato in una suite da 3mila dollari ma che è inciampata nelle mille bugie che hanno tradito gli investigatori. Adieu Cyrus Vance capo della procura più importante del mondo e protagonista di una figuraccia internazionale. Ma è un adieu o solo un aurevoir?Continua ...
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